perché schiacciarmi ti serve.
I tuoi occhi non hanno più
lo sguardo di Dio.
Sono polvere sul tavolo
da togliere col panno della salvezza
e cocci sul pavimento
da far raccogliere ad altri.
Troppo disturbo
le crepe annerite
muffa molesta si insinua
di continuo.
Aspirami,
toglimi da questi pertugi angusti
e poi dimenticami
nel sacco nero dell'indifferenziata.
vuoto a perdere.
Poesia di un vittimismo assoluto, frutto, mi pare, di una delusione. Credo che nessuno, per quanto vilipeso ed offeso, sia da porre in un sacco nero dell'ndifferenziata. A parte che nulla si crea e nulla si distrugge, inteso qusto pure per gli esseri umani!
RispondiEliminaCesare
"Ciò che muta
RispondiEliminaio canto
la nuvola la cima il gambo
l'offerta il dono la rovina
apparente d'acqua che tracima
di tempesta e di onde."
(M. Gualtieri - Bestia di gioia)