ACHMATOVA 21 о ночь понедельник (Traduzione di Anna Aresi)

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Lu-ne-Il ven-tu-no. Di-not-te.
Contorno della capitale nella nebbia.
Un qualche perdigiorno si è inventato
che succede l'amor sulla terra.

Per pigrizia oppure per noia
ci han creduto, e vivon così:
aspettano incontri, temono distacchi
cantano canzoni d'amore.

Ma per altri si apre un segreto,
e il silenzio riposa su lor...
Mi ci sono imbattuta per caso,
e da allora sembra tutto malato.

Первое Двадцать. Ночь. Понедельник.
Очертанья столицы во мгле.
Сочинил же какой-то бездельник,
Что бывает любовь на земле.

Ø Da лености или со скуки 
Все поверили, так и живут: 
Ждут свиданий, боятся разлуки 
Ø любовные canzone поют.

Но иным открывается тайна,
И почиет на них тишина ...
Я max это наткнулась случайно
Ø с тех пор всё как будто больна.


Non conosco il russo. Posso solo notare come la traduzione abbia rispettato  il ritmo. Mi riferisco alla punteggiatura: è la stessa.
La forza dei contenuti (l’espressività) arriva diretta, sentita, efficace e coinvolgente.
I strofa: ogni tre sillabe, una dentale. Il tempo è scandito con forza, come il rintocco d’un orologio.
Rende bene il senso di pesantezza d’un tempo che passa lento, pesante, impietoso, subito.
II strofa: le “c” ripetute e le doppie (ll-bb) fanno pensare ad un’onda che rievoca l’immagine appunto del profilo. Prevale l’armonia, data dalle “c iniziali” nella prima parte e le “n iniziali” nella seconda.
Sono due coppie e la parola nebbia dà un senso di rarefazione, di rumori attutiti: addolcisce I rintocchi della prima strofa.
III strofa: “lc” – “rd” – “nt”. L’armonia della precedente strofa si rompe, inciampa nella visione disincantata della realtà: l’amore romantico è per i perdigiorno (il rintocco del tempo ritorna inesorabile).
IV Terza strofa: Succedere = sotto cedere, che contiene l’idea di muoversi, passare. Venire dopo, entrare nel posto di altri.
Come se l’amore fosse irraggiungibile, e, quando raggiunto, prendesse il posto di chi lo prova; come se lo sopraffacesse.
V e VI strofa: le p e le c ripetute danno un ritmo armonioso e introducono alla strofa che preferisco.
VI strofa: "aspettano incontri, temono distacchi". Una situazione di sospensione tra passato e futuro, di non vita, di assenza di presente o comunque un presente vissuto nella paura. L’attendere incontri è un subire la vita, passivamente. Il temere distacchi è uno stato di angoscia, come se facesse parte dell’essere in quanto tale.
Il finale è bellissimo. L’amore vissuto per davvero è una rivelazione : altri – apre  danno un senso appunto d’apertura, una boccata d'aria.
Segreto suona come venire in contatto con la parte di noi stessi che non consociamo o non vogliamo conoscere. Rafforza il tutto la parola silenzio: quanto più è grande la rivelazione, tanto più induce all'ascolto interiore, che pretende silenzio. Nulla come il silenzio urla.
Le ultime due strofe le leggo così:
Se gli incontri si attendono (ma in verità si cercano) l’amore accade per caso e quando lo conosci (fai conoscenza col te stesso inconosciuto/taciuto), il tuo sguardo sul mondo muta. Alla luce  di quell'esperienza (segreto) tutto appare malato: la realtà segue regole che non ti appartengono, che non sono quelle di cui l’essere umano ha bisogno.
Allora tutto sembra malato: in verità lo è. Per sopravvivere bisogna guardare il mondo come un malato di cui prendersi cura, per non ammalarci a nostra volta.

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