ESSERCI

Penso in un'altra lingua, scrivo nella mia.
Scrivo appunti terapeutici per i giorni peggiori.
Lei mi ha detto che potrebbe servire. Io so che serve solo adesso. Non si legge, quando tutto è' fermo - non e' giusto, ma è onesto.
Scrivo e il rapporto e' intimo con me stessa, fisico con le lettere, passionale coi pensieri.
Si fissa tutto dentro ogni piega della pelle, più sotto, dove il sangue scorre e scopro che è caldo. Un fiume che si gonfia, rompe gli argini, esonda. Scorre, il sangue, respira molecole che non vedo e si colora di rosso più vivo. Adesso lo posso sentire. Posso sentire ogni centimetro del mio profilo, tutt'intorno, dentro, fuori.
Il mio corpo e' qui.
Il mio essere e' qui, per restare.

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