LETTERA

Non ho avuto un peluche fino a che non sono diventata mamma. Lo desideravo tanto e sono sopravvissuta anche a questo! Sembra incredibile, vero? Si sopravvive a tutto, anche all'assenza di un pupazzo morbido e accogliente. Ho sognato un grande amore, di quelli che ti attraversano l'anima, ti fanno perdere e poi tornare, piangere e ricordare, fino a non sapere più dove stai andando o se sei disposto a rimanere sospeso in quel mondo a parte.
Non voglio che vi spegniate in un momento, perché basta un attimo, un soffio di vento...vorrei che assomigliaste solo a voi stessi e vi faceste travolgere dai dubbi e dal bisogno di capire, con la fatica delle lacrime e le risate che ti fanno mancare il fiato.
Voglio che decidiate non la strada, ma il percorso, studiando le tappe ed improvvisando ripari di fortuna, adattandovi al momento senza che il momento cambi i propositi o li cambi solo se ne vale la pena.
Voglio che vi fidiate del sorriso dell'altro, della mano tesa, del dono incondizionato e non diventiate aridi, chiusi dentro un mondo  finto, confezionato con vuoto a perdere.
Vorrei poter ritrovare il senso profondo di me stessa nello spazio, perchè è da troppo tempo che vago nel limbo dell'inerzia.

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