aggrappata e stordita
scavata dentro le viscere
che più fanno male
con una lama seghettata
che ad ogni sferzata
smembra

dilaniata
nell' inguine
in mezzo
nell'incrociarsi di cosce uguali
che stringono dolore

coltello
dalla gola al monte
per ogni uomo il più alto

strazia
sangue

tracima da arterie

coprimi di ferro
passami attraverso
e svenami...
morire
anelata fine senza coscienza

non ho perso sangue abbastanza
troppo ne ho bevuto

se fossi vera
vero il mio timore

1 commento:

  1. Sofferta,
    gemente,
    con l’inguine dolente,
    fra cosce generose
    che tanto han dato
    a chi ne ha goduto,
    ed ora ritirato
    sola t’ha lasciato.

    Il sangue rosso e caldo
    da te scivola in basso,
    e denso si raccoglie
    ai piedi rosso fiamma,
    che sanno di percorsi
    a volte dolorosi
    e duri da passare.

    La sofferenza è un prezzo
    ch’è duro da saldare,
    se specie uno è scevro
    di colpe e di peccati,
    e mai da lui commessi,
    ma altrui sono le colpe
    che tu devi pagare.

    Cesare

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