è l'ora d'andare,
stretta mi tengo al sogno.
non voglio guardare
la nebbia che sfuma.
chiedo udienza,
con la mano domando,
e se il cuor vostro è gentile
aprite lo sguardo
ai miei bianchi rumori.
nella carta, un albero
si è lasciato disegnare
e di linfa ha riempito
queste ossa pesanti.
paradosso geometrico:
parallele s'incontrano
nello spazio
piano...
piano, ascoltare,
prima di tracciare la linea
che, definitiva, separa.

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