ho sfogliato libere voci di un'unica
poesia
da dentro, la mano del vate
ha sfibrato tessuto ed ossa,
colto pochezza in flagranza.
melodia nei passeri
ed uso sapiente della penna
a raggiungere luoghi dell'io sopiti,
pigri  e dimenticati.
nella notte, all'ombra del silenzio
la luce si palesa,
sottile raggio bianco,
uno e tutti
a lor maniera
liberano la voce dell'anima
che fuori da noi conduce.

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