
non c'è nulla di cui abbia appetito.
La tavola è apparecchiata
questo lo faccio sempre
nè mi nego un pasto caldo.
Lo stomaco si fa riempire
quando chiede altro e non sa cosa
fa quello per cui è fatto.
Ho tutto quel che serve perchè la macchina funzioni:
ho gambe, braccia, bocca, a volte rabbia.
Ma quel neo che ho sulla pelle
cresce ogni giorno di più
e si mangia le parole
si mangia la luce
si mangia il tempo.
Lontano dai pasti mi guardo dentro:
dovrei far ordine
ma ho scarpe di cemento
e spalle di pietra.
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