LA SETTIMA DI BEETHOVEN

E mentre ascoltavo la settima sinfonia di Beethoven mi chiedevo da dove fossero nate quelle note, cosa volesse raccontare il compositore, cosa visualizzasse sentendo quelle note nascergli dentro.
E mentre guardavo quei musicisti suonare con trasporto, immaginavo  che i violini fossero zanzare, il crescendo della musica, le onde del mare, l'alternarsi dell'Adagio e dell'Allegretto, i moti dell'anima e dei sentimenti, il loro tenerli a bada e poi, irrimediabilmente, lasciarli esplodere.
Mi chiedo quale mistero risieda dentro quell'umano che dialoga col mondo usando la musica e le sue infinite combinazioni, riuscendo a creare un armonico equilibrio di suoni per l'udito, che, nella mia immaginazione, credo nascano da un'inguaribile inquietudine, ma che arrivano a noi come soave viaggio nell'immaginazione.

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