POLVERE

entro
la stessa polvere danza nei fasci di luce
gettati a caso da una finestra ormai chiusa.
ci passo attraverso come vuoto nel vuoto
e raggiungo la sedia per un appoggio di fortuna.
siedo
le braccia piegate e gli occhi di vetro
le sette di sera, già tardi per un buio di scorta
e mi tocca raccogliermi come acqua sul pavimento.

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