POLVERE


Lacrime e  sale
sul profilo dell'ombra
copiose, mai stanche
lavano polvere di anni
tenuti dentro, stretti e muti,
pronti al fuoco d'un fucile
delle sue numerose pillole d'acciaio
detonato sul cortile d'una domenica qualsiasi
a ferire gli occhi freschi e le risate
rapite, senza riguardo.
giorni di pianto
la diga ha ceduto
s'è portata via un paese la furia dell'acqua
giù per la valle che adesso tace.
cipressi d'un viale seguono mesti
abiti neri e preghiere
le donne in muto lamento
i figli per mano. 

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