seduta al mio posto
risate in lontananza

com'è tardi in questo istante
già si sciolgono le rughe

di me resta la nostalgia
mozzicone in agonia

si spezza ogni secondo
tranciato

il tempo

mi lascio conquistare
-terra senza onore-

nei campi
minati
si respira l'ultimo fiato di vita

dove scelta non esiste
ed io qui
a massacrarmi le viscere.

bella

sono ciò che voglio
in questo vagone di voci e sudore
in attesa della prossima stazione

calvario
con le sue soste
di penitenza



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