non credo ci sia spazio
nei luoghi del sublime.
schiaccia la mano il piccolo insetto,
vuoto di resti e spoglie vesti,
parrucca bionda tra fili d'argento.
linee sinuose senza forma
chiedono immagini da intimi luoghi.
respiro,
svuoto il calderone delle gioie,
lavo stracci di remota incoscienza,
pettinando bambole nella mia memoria.

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