NON IMPORTA

Non ricorderai che ti ho cullato
portato là dove volevi
cercato le tue opinioni
una parola.
Non lo ricordi e non ti importa
di come si arriva agli anni
di come la pelle fa ad indurire
mentre sotto scorre il fiume.
Non importa quando sia nato un buco nero
perchè già sei oltre, dove
ogni osso si disfa,
ogni lacrima risale
ogni sogno tace.

2 commenti:

  1. Bella, toccante e sofferta. Dal dolore spesso, come in genere dai sentimenti estremi, nascono le migliori poesie. Vorrei farti i miei complimenti, anche se forse dovrei dire "mi dispiace". Una poesia scritta da chi ha sofferto aiuta comunque a superare meglio il dolore provato, a sublimarlo in qualcosa di più alto, quasi a dargli una patente di male necessario, di motore per buttar fuori ed esplicitare agli altri le nostre emozioni che poi sono uguali a quelle di tutti.

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  2. Grazie. Condivido Il tuo pensiero: se il dolore c'è (perché esiste nella vita, come la gioia), io devo sublimarlo in qualcosa di più alto, trasformarlo in strumento di crescita.
    Voglio citare un passaggio del libro che sto leggendo, perché mi ci ritrovo molto:

    «Perché ormai l’ho capita, la Vita, e sono una persona lacerata dai dubbi che vengono a carpirla. Non è consolante capire la Vita, anzi è terrificante. Significa perdere riferimenti cui ci si appoggiava prima di capirla: il bene e il male, il vero e il falso, il giusto e l’ingiusto. Quando la Vita era mistero, quindi ricerca, quei riferimenti costituivano certezze che permettevano di prendere una strada senza esitare, ed esprimer giudizi precisi. Quando invece t’accorgi che il bene e il male sono punti di vista come il vero e il falso, il giusto e l’ingiusto, ogni strada t’appare incerta e ogni giudizio arbitrario. Ti senti sicuro solo dei tuoi dubbi, e della tua solitudine.»
    — Oriana Fallaci

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