mea culpa.
Ho sperato,
ho lodato l'umano,
consegnato la pietra a saccenti maestri.
Ho nutrito la fiamma con sentito trasporto
e, seppure cadendo,
non mi sono piegata ai rovesci del tempo.
Ho peccato, Signore,
se peccato è cantare,
se peccato è sentire e svestire la pelle.
Ho peccato, Signore,
se peccato è lasciare che lusinga sublime
copra ancora il mio dire.
Tu peccato non hai
RispondiEliminain te chiara condotta,
il peccare è diverso
è gettare la spugna.
Non le vedi che sei
di continuo coerente
e combatti e fatichi
e difendi il tuo credo.
Su non porre gli indugi
e continua la strada,
la tua via è quella giusta
per trovare la pace.
Cesare