La poesia è solo una strategia per fuggire dalla realtà, una realtà che non corrisponde alle fatiche di ogni giorno, ai sacrifici, inutili, se si guarda al contesto sociale, fondamentali se si guarda al proprio credo.
Non voglio essere poetica, non ha senso! Dove stiamo andando, tutti!
Ogni giorno è una guerra, senza regole, senza dignità, senza rispetto, senza alcun riconoscimento del merito!
Dobbiamo guardare oltre! Giusto, sacrosanto! Ma a spese proprie e senza che nessuno ti riconosca il dovuto - e non un grazie- per precisare-. Perchè non è un grazie che ci aspettiamo, noi che ci mettiamo l'anima e i risparmi delle nostra e dell'altrui vita, ci mettiamo il futuro nostro e dei nostri figli... costruiamo un altro futuro, costantemente osteggiato da vessazione da parte di monarchici mascherati da democratici. Cosa devo dire alle famiglie che lavorano per noi? Cosa devo dire alla mia famiglia, ai miei figli, a me stessa?
Non ci pagano? questi signori della mafia - perchè è una mafia - con la m minuscola, - anzi, appellandosi alle unità di misura usate in fisica, con la "mi" greca!
Mi sveglio la mattina alle 6.00 - dopo una notte che non definirei piena di sogni meravigliosi- con la percezione precisa di avere l'acqua alla gola; porto i miei figli a scuola, alle 7.30 sono in ufficio e a volte si finisce alle 20.00. Ci sono fine settimana dedicati alla cura della famiglia, ai cari che hanno avuto la sfortuna d'un brutto male - ci si aiuta - e ogni sacrosanta - maledetta - ingiusta giornata finisce con un problema da risolvere, che è solo tuo e a nessuno frega di quanto ti costerà.
Ma dove vogliamo andare....ma dove?
Chi si dispera per le ferie che non riuscirà a fare, chi si riunisce in gruppi di preghiera per fare "esercizi spirituali"...ma per favore, ma facciamola finita con questo schifo di ipocrisia! Gli esercizi spirituali si fanno facendo le azioni che fanno il bene di chi si ama e, se vogliamo davvero trascendere, facendo il bene dell'altro: rinuncia del fine settimana in un percorso pseudo-spirituale del gusto per la veglia di chi soffre; rinuncia del proprio tempo per la cura di chi ha bisogno ( senza andare lontano - e per essere concreti - della nostra famiglia); rinuncia della messa per offrire aiuto a qualcuno, concreto!
Sacrificio - vero - e senso del dovere: questo serve e poi si parte dal pensare da dove ripartire, con le idee chiare e pulite, senza ipocrisie e litanie da fanatici!
la poesia non è una fantasia per sfuggire la realtà, ma è quella reità che vorremmo fosse. Condivido il resto del discorso, ma questo è un punto ben definito e importante. i maggiori poeti e scrittori hanno creato i presupposti di un vero cambiamento sociale Verdi suonava inni patriottici camuffati che però le persone cantavano e fischiettavano, il Leopardi e altri scrissero pagine piene di nostalgia. Il vero cambiamento della società nasce solo attraverso l'impegno delle persone più sensibili, ma nel contempo più forti. Quelli che hanno il coraggio di non mettere la tata nella sabbia. Pasolini per esempio.
RispondiEliminaL'esasperazione porta a sfoghi in cui si va un po' sopra le righe. E' che sono proprio stanca e ritrovare motivazione non è sempre così automatico. Mi sono concessa uno sfogo. Concordo con quello che hai detto, anche se sembrerebbe il contrario leggendo questo post.
RispondiEliminaGrazie del commento.