vorrei essere altrove, senza questo freddo che irrigidisce
e chiudere gli occhi per trovare sollievo.
la gioia, il dolore, il sorriso, il pianto
le mani e gli occhi
la pelle e il vento.
chiudo e giro le spalle, prendo una strada a caso
per camminare, per sentire che il mio corpo è vivo.
forse la fatica accenderà una qualche rinascita,
una momentanea fuga dal resto che definisca me stessa.
cammino stando ferma, con la sigaretta sempre accesa
e mille dipendenze da cui non voglio staccarmi.
ho perso la fede in tutto,
non basterà entrare in un luogo sacro e odorarne il silenzio,
fatto di incenso e fumo di candele.
le preghiere non arrivano al cuore,
i passi sono senza meta,
le gambe stanche trascinano lacrime non piante.
solo la pioggia, forse, a lavare questa polvere che ho addosso.
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