Ho conosciuto una madre che si è giocata tutto, anche i figli.
Era distrutta, demolita , colpevole dentro.
Non dimentico i suoi occhi: scavati, azzurri, tristi.
Era piena di speranze, voleva ritornare a quand'era "buona",
ma la strada è piena di buche...un attimo e sei dentro.
Mi ha voluto bene subito, forse perché subito ho dichiarato la mia inadeguatezza,
senza fronzoli o scuse.
L'ho rivista dopo tanto tempo - lei no. sguardo basso, mano aggrappata al braccio del marito - e le ho scritto una poesia...
ma lei non lo sa, non sa quant'è coraggiosa, quant'è normale.
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