tutti in una mano, colorati
il passo era lento, spioveva.
in fondo una casa, dietro muri di nebbia
la guardavo allontanarsi mentre giungevo
non avevo riparo e mi lasciavo bagnare.
pensavo al coraggio dell'erba che ogni giorno rinasce
ai miei fiori in una mano, strozzati dalla presa
li avrei fatti appassire per coglierne ancora.
pensavo al senso del ripetersi dei gesti
inutili e necessari
all'incedere del tempo e al corpo che si lascia cambiare.
pensavo, una volta,
credevo, allora,
sentivo, qualcosa.
cammino ancora, ma i miei passi sono altrove,
quella casa non c'è più
e la nebbia è rimasta a guardare fiori in una mano.
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