la lotta ci chiama
mangiare, camminare, respirare, soffrire, guarire.
deperibili e indelebili
quando il succo e la sostanza
macchiano l'ordine delle cose.
non possiamo morire
seppur morendo.
la tela degli affetti
tesse trame di memoria.
il nostro disamore
nutre abbracci inevitabili:
soldati!
chiamata alla vita.
Grazie per l'invito, Stefania.
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Soldati,
"Presente!"
gridate più forte,
e quando morite,
più vivi di prima.
I grandi ideali,
la Patria il vessillo,
il sangue che pulsa,
l'amore lontano.
Fra lampi di fuoco,
le armi bollenti,
e l'occhio al nemico,
che è sempre invasore.
Soldati, voi eroi,
anonimi spesso,
ma scritti nel cuore
di chi vi vuol bene.
Cesare