lo so, così sembra.
ma le mie gambe non temono fatica
né acerbe albe e risvegli improvvisi.

un cavallo nero
corre senza posa
da sempre scuote il mio petto
fino alle corde più profonde del mio principio.

non temo
- sfido, faccia tosta -
la montagna
che davanti ai miei piccoli brandelli
domanda.

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