una pausa per me adesso
la fronte si distende
come lenzuolo da stirare.
per mano mi prendo e accompagno il mio silenzio
nel limbo della ragione.
alberi spogli le mie parole
escono per inerzia
si lasciano cancellare e scrivere ancora.
non c'è foglio, nè penna,
un battito di ciglia a togliere il bruciore
d'un'urgenza che chiede
incessante riflettere.
nella borsa i miei stracci
i capelli composti
un maglione a coprirmi e l'inverno di oggi.

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